Punta Secca

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lunedì 24 marzo 2014

Festa di San Giuseppe a Santa Croce Camerina 23 marzo 2014


In alto due foto scattate durante l'accompagnamento dei santi in una cena di San Giuseppe per le vie di Santa Croce Camerina.

In basso alcune cene:


in basso due video con un momento importantissimo della cerimonia: San Giuseppe recita il tradizionale bussare alla porta della famiglia che ospita la Cena:





successivamente la Sacra Famiglia mangerà a porte chiuse.

Diversi visitatori della mostra dell'Unitre mi hanno chiesto delucidazioni circa la leggenda della statua di San Giuseppe; nel mio prossimo libro, il continuo del romanzo "Alla ricerca del sapere perduto" verrà accennata in un capitolo.

Brevemente: venne trovata la statua di San Giuseppe nella spiaggia di Scoglitti dopo il naufragio di una nave e diverse persone di località vicine se la contesero, ma nessuno riuscì a sollevarla per portarsela nel rispettivo paese. Provarono a sollevarla i santacrocesi e la statua diventò leggerissima, riuscendo a trasportarla verso Santa Croce Camerina su un carro trainato dai buoi. Quando i nostri eroi arrivarono in prossimità del paese affaticati e assetati, si fermarono all'abbeveratoio di contrada San Martino dove uscì vino al posto dell''acqua. 
In quel frangente l'acqua avrebbe fatto male, invece il vino fu ideale per dissetarsi senza problemi!

La devozione per il santo a Santa Croce Camerina è tale che esistono diverse leggende che si tramandano negli anni. 

Una recita così:  un giorno un signore sognò San Giuseppe che lo avvisava di portare in salvo moglie e figli perché sarebbe crollato il tetto di casa e così fu. Lui nel cuore della notte istintivamente li portò fuori e si salvarono. Si accorse che non riuscì a portare in salvo l'asina, ma questa venne ritrovata miracolosamente illesa.
Un'altra invece: una famiglia contadina molto povera bandiva solitamente la Tavola di San Giuseppe per varie grazie ricevute, ma un anno non ebbero soldi sufficienti a causa di un magro raccolto. San Giuseppe apparve in sogno al membro più anziano della famiglia e gli chiese di prepara la Cena, ma lui era disperato e non sapeva come fare. Miracolosamente ritrovò il contenitore dove teneva l'olio da vuoto a traboccante. Il recipiente svuotato, continuava a riempirsi da solo, e vendendo o barattando l'olio contenuto con farina, zucchero e altre pietanze tipiche della Tavolata, riuscì a mantenere la sua promessa. 

Entrambe mi sono state riferite da Luisa Cannata.

Ecco uno tra i tanti stand che hanno invaso via Caucana e dintorni:

 è quello dei talentuosissimi artisti locali Salvo Piazza e Carola Caruso.

All'entrata del Santo i tradizionali fuochi d'artificio:

sono stati veramente stupendi!!!

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